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Legge sul cinema: nasce un Fondo da 400 milioni di euro

Nella seduta del 3 novembre 2016, la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge"Disciplina del cinema e dell'audiovisivo" ( AC 4080) .

La legge in sintesi:

Fondo Cinema

Con il Fondo Cinema aumentano le risorse del 60%: 150 milioni in più e introduzione di un meccanismo virtuoso di autofinanziamento. Il fondo è alimentato direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di: programmazione e trasmissione televisiva, distribuzione e proiezione cinematografica, erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione. Pertanto, a decorrere dal 2017, una percentuale fissa (11%) del gettito Ires e Iva di questi settori verrà destinato al finanziamento del Cinema e dell’audiovisivo. Il nuovo fondo non può scendere sotto i 400 milioni di euro annui.

Automatismo dei finanziamenti e reinvestimento nel settore

La nuova Legge Cinema abolisce le commissioni ministeriali per l’attribuzione dei finanziamenti in base al cosiddetto “interesse culturale” e introduce un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana. La quantificazione dei contributi avviene secondo parametri oggettivi che tengono conto dei risultati economici, artistici e di diffusione: dai premi ricevuti al successo in sala. I produttori e i distributori cinematografici e audiovisivi riceveranno i contributi per realizzare nuove produzioni.

Sostegno per le promesse del nostro cinema

Dal nuovo Fondo Cinema sostegno anche ad opere prime e seconde, giovani autori, start-up, piccole sale. Vengono rafforzati i contributi a favore dei festival e delle rassegne di qualità e previsto un Piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.

Aumento del Tax credit

Previsto il potenziamento del credito di imposta. Sono rafforzati i 6 tax credit per incentivare la produzione e la distribuzione cinematografica ed audiovisiva e per favorire l’attrazione di investimenti esteri nel settore cinematografico e audiovisivo. Novità per le piccole imprese, per le start-up e per le opere prime e seconde: i crediti d’imposta sono cedibili alla banche e agli intermediari finanziari, anche sulla base di apposite convenzioni stipulate fra il Ministero dei beni e delle attività culturali e l’Istituto per il credito sportivo.

Anche l’audiovisivo entra nel Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, dotazione iniziale di 5 milioni di euro

Viene istituita una sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, dotata di contabilità separata, destinata a garantire operazioni di finanziamento di prodotti audiovisivi. La sezione ha una dotazione iniziale di 5 milioni di euro nell'anno 2017 a valere sul Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.

Incentivi e semplificazioni per chi investe in nuove sale, fino a 120 milioni in cinque anni

Il rafforzamento del sostegno al cinema e all'audiovisivo è affiancato da un intervento di incentivi per chi ristruttura e investe in nuovi cinema. Aumenterà il numero degli schermi e la qualità delle sale coinvolgendo un numero molto più ampio di spettatori soprattutto a favore del cinema italiano. Per questo viene previsto un Piano straordinario fino a 120 milioni di euro in cinque anni per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove.

Sale storiche: più semplice la dichiarazione di interesse culturale

Viene agevolato il riconoscimento della dichiarazione di interesse culturale per le sale cinematografiche. Per favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche è possibile apporre il vincolo di destinazione d'uso.

Istituito il Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo

È istituito il Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo, che svolge compiti di consulenza e supporto nella elaborazione ed attuazione delle politiche di settore, nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività cinematografiche e dell’audiovisivo. Il Consiglio superiore è composto da otto personalità del settore cinematografico e audiovisivo di particolare e comprovata qualificazione professionale e capacità anche in campo giuridico, economico, amministrativo e gestionale nominate dal Ministro, e da tre membri scelti dal Ministro, nell’ambito di una rosa di nomi proposta dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore cinematografico e audiovisivo.

Procedure più stringenti per la programmazione del cinema in tv e per gli investimenti delle televisioni

Il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per introdurre procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e programmazione di opere audiovisive europee e nazionali da parte dei fornitori dei servizi media audiovisivi.

Istituzione del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive

Presso il Ministero è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive. Tutte le informazioni che riguardano l'assegnazione di contributi pubblici statali, regionali e dell'Unione Europea, saranno pubblicate sul sito internet istituzionale del Ministero.

Tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo

Entro un anno il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per la riforma delle disposizioni legislative in materia di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive, con l'introduzione del principio di responsabilizzazione degli operatori cinematografici in materia di classificazione del film prodotto che garantisca la tutela dei minori e la protezione dell’infanzia e la libertà di manifestazione del pensiero e dell’espressione artistica.

Fonte: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo



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